Tumori femminili

Con l’evento “Un Valzer per la Ricerca”, la Fondazione Prometeus ha ribadito il suo impegno ventennale nella lotta contro i tumori femminili, in particolare il cancro al seno. La serata, tenutasi nella storica Corsia delle Donne dell’Ospedale San Giovanni-Addolorata di Roma, è stata un’occasione per raccontare i progressi della ricerca oncologica e per celebrare il coraggio delle pazienti. L’iniziativa, oltre a raccogliere fondi, ha voluto sottolineare l’importanza di un approccio olistico alla cura e al miglioramento della qualità di vita.

Lucio Fortunato, presidente della Fondazione Prometeus, ha ricordato i progressi fatti nel campo dei tumori femminili dagli anni ‘70. Infatti l’allora presidente americano Richard Nixon lanciò la prima sfida globale contro il cancro. “Oggi la maggior parte dei tumori è guaribile grazie alla diagnosi precoce e a terapie personalizzate. Per il tumore al seno, in particolare, sono stati sviluppati trattamenti mirati con un impatto sempre minore sulla qualità di vita delle pazienti”, ha spiegato Fortunato. L’evento, caratterizzato da eleganza e movimento, ha visto la partecipazione attiva delle pazienti, alcune delle quali hanno danzato grazie al supporto della Società di Danza Roma e della coreografa Angela D’Alessandro.

Al centro della serata, oltre alle performance artistiche, c’era il racconto dei progetti concreti portati avanti dalla Fondazione. Tra questi, programmi di prevenzione che hanno coinvolto migliaia di studenti, terapie integrate legate alla musica e all’arte, corsi di trucco per pazienti in terapia, una banca della parrucca e borse di studio per operatori sanitari.

Migliorare la qualità di vita delle donne affette da tumori femminili

La Missione della Fondazione Prometeus

Dal 2001, la Fondazione Prometeus lavora instancabilmente per migliorare la qualità di vita delle donne affette da tumori femminili. Con progetti innovativi e il supporto di professionisti e volontari, la Fondazione è diventata un punto di riferimento per la ricerca oncologica e la formazione.

Tra le iniziative più significative ci sono:

  • Corsi di Prevenzione: 11 edizioni annuali che hanno sensibilizzato oltre 3000 studenti sull’importanza della diagnosi precoce.
  • Terapie Integrate: programmi che combinano medicina, arte e musica per supportare il benessere psicologico delle pazienti.
  • Banca della Parrucca: attiva dal 2011, ha fornito gratuitamente oltre 750 protesi tricologiche, con un risparmio sociale di oltre 500.000 euro.
  • Borse di Studio e Pubblicazioni: più di 40 borse di studio finanziate e supporto per la pubblicazione di articoli scientifici e la partecipazione a convegni.
  • Progetti di Ricerca: studi innovativi sulla mappatura genetica e la ricerca di cellule tumorali circolanti, cruciali per i tumori femminili.

Ogni progetto è sostenuto dalla generosità di donatori privati e istituzioni che comprendono quanto sia fondamentale investire nella scienza per il futuro.

L’Eleganza della Cura

“Un Valzer per la Ricerca” ha visto come protagoniste le pazienti, simbolo di resilienza e speranza. L’evento, presentato da Giglia Marra e Paciullo, è stato arricchito da spettacoli di danza ispirati al Risorgimento e alla mindfulness, con coreografie curate da Saria Cipollitti. Le pazienti, preparatesi per mesi, hanno dimostrato come la cura del corpo e della mente possa accompagnarsi alle terapie mediche, migliorando il benessere complessivo.

Un momento particolarmente toccante è stata la mostra fotografica curata da Monica Magini e realizzata da Cesare Colognesi. Le immagini ritraevano pazienti chemioterapiche con il capo scoperto, indossando protesi tricologiche. Le fotografie hanno restituito alle partecipanti una nuova consapevolezza della propria bellezza, enfatizzando l’importanza del supporto psicologico nel percorso di cura.

La serata si è conclusa con un messaggio di speranza. Giusy Giambertone, membro del Consiglio di Amministrazione, ha sottolineato come eventi come questo dimostrino che è possibile affrontare le difficoltà con un sorriso e con dignità. “Progetti come quelli della Fondazione Prometeus permettono alle pazienti di diventare protagoniste della propria vita, anche nei momenti più difficili”, ha dichiarato.

Guardando al Futuro

Tra i nuovi progetti della Fondazione c’è la terza edizione di “Un Mare di Vita”, un’iniziativa che offre alle donne in terapia l’opportunità di partecipare a una spedizione nautica nel Mediterraneo, combinando esplorazione, ricerca e solidarietà. Questo progetto, come molti altri, testimonia l’approccio innovativo della Fondazione nel sostenere le donne colpite da tumori femminili.

“La spesa scientifica non è un costo, ma un investimento sul futuro di tutti noi”, ha ricordato Massimo Farina, altro membro del Consiglio di Amministrazione. Attraverso il 5×1000 e altre donazioni, la Fondazione Prometeus continua a raccogliere risorse per finanziare la ricerca e garantire un futuro migliore alle pazienti.

Con oltre due decenni di esperienza, la Fondazione Prometeus rappresenta un faro di speranza per migliaia di donne. Il suo impegno non si ferma: ogni progetto è un passo avanti verso cure sempre più personalizzate e una qualità di vita migliore, dimostrando che la lotta contro i tumori femminili è una sfida che si può vincere.

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