Via da qui mostra Nocera Salerno

di Jaques Cruasier

fino al prossimo 4 luglio, al primo piano dello splendido palazzo barocco della Curia Vescovile di Nocera Inferiore, sarà possibile visitare la mostra fotografica “Via da qui” di Salvatore Alfano. Si tratta di un reportage fotografico realizzato nel 2011 in Ucraina che mette in risalto la difficile e complessa condizione vissuta dai minori in uno dei Paesi più martoriati d’Europa, soprattutto in questo momento così drammatico che l’Ucraina sta attraversando.

I pannelli fotografici sono anticipati da un puntuale testo critico a cura del giornalista Francesco Gravetti, e, come afferma l’autore (direttore Museo diocesano San Prisco), “sono stati realizzati in Ucraina qualche anno fa. Prima della guerra, il Paese era tra quelli con il maggior numero di bambini orfani e abbandonati del nostro continente. Abbiamo pensato di abbinare questa mostra al Premio Euanghelion perché ci sembrava interessante creare un percorso che potesse accompagnare anche visivamente la discussione sul contesto europeo”. Le foto, una dopo l’altra, suggellano momenti di vita quotidiana:
La scuola. I giochi. Le amicizie. L’innocenza. L’elenco di ciò che perdono i bambini durante una guerra è lunghissimo. Ed è pesante. Pesa come un macigno sulle coscienze di chi una guerra la pianifica e poi la mette in pratica, decidendo così di stravolgere l’esistenza di milioni di persone e di farlo per anni. Milioni di persone uguale milioni di vittime. Ma i bambini sono più vittime degli altri, perché sono completamente innocenti. Che ne sanno loro. Che male hanno fatto. In Ucraina il processo di disgregazione delle famiglie e di abbandono dei minori va avanti da decenni, da molto prima della guerra. Ma il conflitto lo ha accentuato in maniera ancora più drammatica. L’Ucraina da sempre è il Paese degli orfani: i bambini stanno in strada, negli istituti, nei cosiddetti “orfanotrofi di transito”. Quando abbandonano i bambini, le mamme firmano un documento che si chiama “scheda del rifiuto”. A volte non fanno neanche quello: semplicemente spariscono”, sottolinea Gravetti nell’accurata nota critica che accompagna la mostra.

Bimbo ucraino ph Salvatore AlfanoSe protagonisti inermi sono i bambini dallo sguardo disarmato, spesso senza l’incanto della loro età, ad allargare gli animi ci sono gli assolati paesaggi della campagna ucraina, oggi luogo di una guerra assurda e devastante. Ma, nella sequenza fotografica, Alfano ha posto anche i relitti iconici di un passato storico politico con cui la grande nazione non ha ancora forse pareggiato i conti per affrancarsi del tutto. Il percorso espositivo che l’artista propone, si snoda attraverso immagini, ora forti, ora delicate e discrete di una realtà che dopo poco più d’un decennio, è radicalmente cambiata. Un segnale forse piccolo, ma chiaro e preciso quello di Salvatore Alfano in un’Europa divisa e poco coesa in cui gli echi del conflitto sembrano lontani.

La mostra fotografica sarà aperta fino al 4 luglio prossimo e visitabile, negli stessi orari del museo diocesano, il lunedì e il venerdì mattina dalle 9.30 alle 12.30 o su prenotazione scrivendo a museo@diocesinocerasarno.it

Il settecentesco palazzo di Curia che ospita sia la mostra che il museo si trova a Nocera Inferiore (Sa), in via Vescovado a poche centinaia di metri dall’uscita autostradale Napoli-Salerno.

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