Giorgio Armani Courtesy of Giorgio Armani

Era il 24 luglio 1975 quando Giorgio Armani e Sergio Galeotti fondarono a Milano una casa di moda, con sede nell’atelier di Corso Venezia. Nasceva così una delle griffe più celebri al mondo, una delle più amate e più eleganti che ci siano mai state. Un marchio e un uomo che hanno cambiato il volto della moda internazionale.
Classe 1934, Giorgio Armani è uno degli stilisti più famosi del mondo, è ovunque sinonimo di fascino, eleganza, in poche parole di Alta Moda. Con il suo talento tiene alto il buon nome della Moda italiana, e ogni anno, sfilata dopo sfilata, rinnova di continuo il suo stile. È sempre stato un passo avanti a tutti: non a caso per tutti è… “Re Giorgio”.
Di origini piacentine, ancora adolescente nel 1949 si trasferisce con la famiglia a Milano. Qui, conseguito il diploma al Liceo Leonardo da Vinci si iscrive alla Facoltà di Medicina dell’Università Statale, ma interrompe gli studi per la chiamata dell’Esercito. Il caso però (o per meglio dire “il suo talento”) lo sta per guidare nel mondo a cui è destinato. Al termine del servizio di leva trova lavoro come vetrinista presso la Rinascente finché nel 1965 viene assunto da Nino Cerruti per ridisegnare la moda del marchio Hitman, confezione dei prodotti del Lanificio Fratelli Cerruti. Il suo nome compare direttamente nell’universo della moda per la prima volta attraverso il marchio di abbigliamento in pelle Sicons. Nel 1974 nasce infatti la linea Armani by Sicons, che lo convince definitivamente alla creazione di un marchio personale. La prima collezione di Giorgio Armani risale al 1975, anno in cui nasceva l’azienda. Nel 1978 Armani disegnò l’abito con cui Diane Keaton partecipò alla cerimonia per l’assegnazione dei premi Oscar: ad appena tre anni dalla sua fondazione, la griffe era già pronta a sbarcare oltre oceano ed entrare nel mito. La carriera nella moda, così come il successo, investiranno Re Giorgio: il suo straordinario talento si distinguerà molto presto, e lui diventerà uno dei capisaldi più originali e sicuri nel campo della moda e non solo.
Oggi, sotto diverse etichette il marchio produce abiti, accessori, orologi, gioielli, occhiali, cosmetici, profumi, mobili e complementi d’arredo. Nel 2015 Forbes lo ha inserito nella classifica degli uomini più ricchi del mondo (con un patrimonio stimato di 7,6 miliardi di dollari) Successivamente Armani incrementa ancora il suo patrimonio arrivando nel dicembre 2020, sempre secondo Forbes, a 12 milioni di dollari e diventando il 3° italiano più ricco e il 14° al mondo. Nel giugno 2020 riceve il riconoscimento “La Moda Veste la Pace” che African Fashion Gate – Organizzazione Mondiale contro le Discriminazioni nella Moda, nell’Arte e nello Sport – conferisce ogni anno presso il Parlamento Europeo di Bruxelles, per la sua vivace e coraggiosa attenzione verso le problematiche relative alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente e del mondo animale. In una intervista di qualche anno fa, in cui gli veniva chiesto se una persona “alla moda” era anche “elegante”, aveva risposto: «Essere alla moda ed essere eleganti non significano esattamente la stessa cosa.
Quel che più mi attrae in una persona, una donna come un uomo, è la personalità, il carattere che è in genere sempre riflesso nella maniera in cui si veste. Io, all’ossessione per il trend, preferisco la sottigliezza, la ricerca del dettaglio che avvicina lo sguardo e invita a osservare e conoscere meglio. L’eleganza, non mi stanco di ripeterlo, non è farsi notare».

È di questi giorni la notizia che l’Università Cattolica di Milano ha deciso di conferire a “Re Giorgio” la laurea honoris causa in “Global Business Management“. La cerimonia si terrà l’11 maggio al Teatro Municipale di Piacenza, la città dove Armani è nato 1934 e dove è cresciuto prima di trasferirsi con la famiglia a Milano.
Un imprenditore divenuto protagonista del global business grazie alle sue straordinarie capacità creative, organizzative e strategiche“, sono le motivazioni con cui la Facoltà gli ha attribuito il riconoscimento accademico.

Armani Casa Salone del Mobile 2023

Armani/Casa: nelle segrete meraviglie di Palazzo Orsini

Durante la settimana del Design che ha invaso Milano dal 18 al 23 aprile, la nota casa di moda ha aperto per la prima volta ai visitatori Palazzo Orsini, leggendaria sede dell’azienda, per presentare le novità della collezione Armani/Casa. Il seicentesco palazzo di Via Borgonuovo 11 – a pochi passi da Brera – è sede della Giorgio Armani S.p.A. dal 1996. La maison, nota per avere un rapporto molto stretto con la città di Milano, aveva già occasionalmente aperto al pubblico le segrete meraviglie di Palazzo Orsini per le Giornate di Primavera e d’Autunno del FAI e durante alcune manifestazioni dedicate al mondo della moda, come Apritimoda, o alla storia della città, come Cortili Aperti. Per l’occasione, nell’ambito del programma del Fuorisalone, gli ospiti hanno avuto modo di vedere alcuni mobili di preziosa fattura ospitati nelle sale affrescate del piano nobile (dove si trova l’atelier della collezione di Alta Moda Giorgio Armani Privé) mentre nel “giardino segreto” del cortile principale, interamente porticato e decorato a stucco, era allestita la nuova collezione outdoor. A questa installazione narrativa hanno fatto eco, in parallelo, le vetrine del negozio Armani/Casa in Corso Venezia, con protagoniste alcune delle proposte di stagione, creando una connessione per sottolineare l’intento di comunicare in modo diretto con il pubblico: un’apertura senza filtri che è punto fermo del modo, sempre sentito e autobiografico, in cui Giorgio Armani si racconta e racconta i progetti del marchio: «Il mio lavoro, nella moda come nel design, è una ricerca costante dell’equilibrio che nasce dalla scelta del materiale e dalla sapienza delle mani che lo lavorano. Aprire le porte della sede storica del marchio al pubblico del Salone del Mobile e svelare la nuova collezione Armani/Casa in un luogo così intimo è un modo per mettere in luce questo processo. È anche un modo per evidenziare la varietà della proposta, che questa stagione si concentra sull’arredamento per esterni e il preziosismo materico di mobili di eccellente fattura».

Giorgio Armani vestirà gli Azzurri a Milano Cortina 2026

EA7, la linea nata nel 2004 come declinazione sportiva di Emporio Armani, si conferma Official Outfitter di Italia Team: vestirà gli atleti della delegazione Olimpica e Paralimpica italiana dai prossimi Giochi estivi di Parigi 2024 fino alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. Un messaggio chiaro che rinnova e rafforza ulteriormente il connubio tra Giorgio Armani e lo sport italiano, nato in occasione dei Giochi di Londra 2012.
EA7 Emporio Armani, in qualità di Formal Wear Partner della Fondazione Milano Cortina 2026, si occuperà inoltre della creazione dell’abbigliamento formale dello staff.
La partnership con la Fondazione nasce dalla passione con cui Giorgio Armani segue e sostiene da sempre l’universo delle discipline Olimpiche e Paralimpiche e i valori che esso racchiude, con l’idea che moda e sport possano contribuire a migliorare la vita delle persone.
Il legame di Giorgio Armani con il mondo degli sport invernali è nato nel 2012 con la collaborazione con le scuole di sci italiane e svizzere, è proseguito con il format-evento ‘Winter Tour’ e con la collaborazione con il CONI per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Sochi 2014, Pyeongchang 2018, Pechino 2022, e i Mondiali di sci 2023. Questo nuovo appuntamento conferma la presenza del brand alla più importante competizione internazionale, coinvolgendo i migliori atleti del mondo.
«Collaborare con la squadra Olimpica e Paralimpica in occasione di Milano Cortina 2026 – ha detto Giorgio Armani – è un’occasione per me particolarmente significativa: unisce le mie passioni, moda e sport, nella cornice di Milano, riconosciuta metropoli internazionale, di cui sono orgoglioso cittadino, che mi ha sostenuto e che ho sempre sostenuto. EA7 Emporio Armani è sinonimo di ricerca tecnica e stile: vestire nuovamente gli atleti mi permetterà di dimostrare sul campo l’unione di queste due componenti, nel corso di un evento così rilevante».

Pubblicato su 24orenews Magazine Maggio 2023

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