Turismo in Sicilia in difficoltà: meno italiani, più stranieri

Il turismo in Sicilia nell’estate 2025 mostra un calo delle presenze italiane (-4,1%) e una crescita degli stranieri (+5%). A pesare sul settore, anche gli incendi.

Il turismo balneare siciliano affronta una stagione complicata. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Italiano delle Destinazioni Balneari, redatto da JFC srl, si registra un calo dei turisti italiani nelle località costiere dell’isola, a fronte di una crescita delle presenze straniere. La provincia di Trapani non fa eccezione: gli operatori turistici segnalano una riduzione significativa delle presenze nei mesi clou di luglio e agosto, tradizionalmente segnati dal tutto esaurito.

Lo studio, condotto tra il 19 maggio e il 26 giugno 2025, rileva:

  • Riduzione del turismo italiano (-1,1% sui flussi totali e -4,1% sui pernottamenti);
  • Aumento del turismo estero (+5%);
  • Crescita dei visitatori italiani giornalieri (+1,9%);
  • Forte disparità di performance tra diverse destinazioni e tra operatori della stessa località;
  • Difficoltà per offerte “mediane” non fortemente caratterizzate per qualità, prezzo o posizionamento.

Il prodotto Mare Italia risente della situazione, con una diminuzione del -6,4% nelle vendite sul mercato interno. Al contrario, il Mare Estero registra stabilità. I prezzi balneari aumentano moderatamente (+5,5%), mentre il fatturato cresce del +2,3%, trainato dalle spese più elevate sostenute dai turisti internazionali.

Gli incendi e l’impatto sull’immagine turistica

Ad aggravare la crisi, il dramma ambientale degli incendi estivi che colpiscono duramente l’immaginario della Sicilia. La presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale, Rosalia D’Alì, esprime forte preoccupazione:

Turismo in Sicilia - Saline Ettore Infersa
La presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale, Rosalia D’Alì

«Il trend non è confortante anche se come sottolineano i dati gli stranieri continuano a preferire il nostro territorio, un fenomeno che investe l’intera isola e che tocca da vicino anche le località simbolo della provincia. Ma l’estate 2025 sarà ricordata, purtroppo, anche come una stagione segnata dal dramma degli incendi che stanno devastando vaste aree del nostro patrimonio naturalistico e paesaggistico. Bruciano i nostri boschi, la Minacce al Turismo in Sicilia: incendinostra vegetazione, la nostra meravigliosa macchia mediterranea, la nostra identità e viene messa a dura prova anche l’immagine turistica della Sicilia Occidentale, che da sempre si fonda sulla bellezza, l’autenticità e la magia del paesaggio. L’immagine della Sicilia che brucia danneggia profondamente il nostro posizionamento turistico e richiede risposte immediate. Chiediamo un impegno straordinario e concreto da parte delle istituzioni regionali e nazionali per affrontare, con risorse e azioni strutturate, l’emergenza ambientale e l’erosione del nostro brand turistico».

Infine Rosalia D’Alì afferma:
«Il Distretto Turistico è pronto a fare la sua parte. É però indispensabile e quanto mai urgente una maggiore sinergia istituzionale che chiediamo a gran voce».

Turismo in Sicilia tra criticità e buone notizie: le località balneari preferite

Nonostante le difficoltà, alcune destinazioni siciliane conservano una buona reputazione:

  • San Vito Lo Capo si conferma tra le top 5, con 2.290 voti, pur perdendo tre posizioni rispetto al 2024;
  • Jesolo è la “Regina dell’estate 2025” con 3.421 voti, seguita da Rimini (3.347 voti).

Per la sostenibilità ambientale, le Isole Egadi conquistano il primo posto nella classifica delle località più green, con 802 punti, seguite da Sirolo e dalla nuova entrata Asinara.

La Sicilia affronta una stagione turistica complessa, segnata da calo interno, incremento internazionale e una forte pressione ambientale. Serve una risposta immediata e coordinata tra istituzioni e operatori per difendere il valore di un territorio unico, oggi messo a dura prova.

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