Sempre grati a Paolo Borsellino: un dovere collettivo
“Sempre grati a Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.” Con queste parole, il Senatore Domenico Scilipoti Isgrò ricorda, nel trentatreesimo anniversario della strage di via D’Amelio, il sacrificio e il coraggio di due uomini simbolo della lotta alla mafia. Due magistrati che, con rettitudine e tenacia, hanno affrontato un nemico potente e radicato, pagando con la vita la loro incrollabile fedeltà allo Stato. Ricordare Paolo Borsellino non è solo un atto simbolico, ma una responsabilità civile e politica. È l’occasione per rinnovare l’impegno di ciascuno contro la criminalità organizzata e contro ogni forma di complicità sociale, morale e istituzionale.
Sempre grati a Paolo Borsellino: un esempio di rettitudine
Il Senatore Scilipoti sottolinea con forza i valori che hanno guidato l’azione di Borsellino e Falcone: onestà, legalità, senso del dovere. Uomini diversi, ma uniti da un destino comune, dalla stessa visione etica e professionale. La loro battaglia contro Cosa Nostra non fu solo un’indagine giudiziaria, ma una guerra culturale contro la mentalità mafiosa, contro il silenzio, contro l’omertà. Proprio per questo, afferma Scilipoti, siamo e saremo sempre grati a Paolo Borsellino: per il coraggio dimostrato fino all’ultimo giorno, per la lucidità con cui ha denunciato le infiltrazioni mafiose anche nei contesti istituzionali, per il senso dello Stato che ha incarnato con sobrietà e fermezza.
Coraggio e verità: il dovere della memoria attiva
A distanza di 33 anni, restano ancora molte ombre sulla morte del giudice Borsellino. In un passaggio particolarmente incisivo, Scilipoti richiama l’esigenza di fare piena luce, senza reticenze e senza paura, su quel che accadde davvero. La verità, afferma, non può più essere rimandata. Occorre trasparenza, coraggio e determinazione, per rispetto verso le vittime, le loro famiglie e tutti i cittadini onesti. Chi è sempre grato a Paolo Borsellino non può accontentarsi della retorica. È tempo di domandarsi perché, a distanza di decenni, certe verità restano ancora parziali. È tempo di pretendere chiarezza dalle istituzioni e di rifiutare ogni forma di compromesso con l’illegalità.
La mafia è contro i valori cristiani
Nel suo messaggio, il Senatore – che guida l’Unione Cristiana e il Dipartimento Salute della Democrazia Cristiana – afferma con decisione che non esiste nulla di più lontano dai valori dei credenti della mafia. L’organizzazione mafiosa non è solo criminalità, ma negazione radicale di ogni principio etico e religioso. Essa si nutre di corruzione, clientelismo, favoritismi e relazioni opache, che minano la fiducia dei cittadini nello Stato e nei suoi rappresentanti. Per questo, chi crede in un’Italia giusta deve denunciare senza ambiguità ogni forma di collusione, anche quella mascherata da finta legalità o da interessi di comodo. Essere sempre grati a Paolo Borsellino significa opporsi con forza a ogni pratica che alimenta il sistema mafioso, anche quando si presenta sotto mentite spoglie.
Difendere lo Stato di diritto: un impegno concreto
“Bisogna avere il coraggio di contrastare a tutti i livelli la mentalità mafiosa.” Non è solo uno slogan: è un programma di azione, una linea guida per l’intervento politico, amministrativo e culturale. Il Senatore Scilipoti richiama la necessità di un controllo capillare del territorio, affidato a Forze dell’Ordine ben equipaggiate, rispettate e presenti. Nel ribadire la propria gratitudine a chi ogni giorno rischia la vita per garantire sicurezza e legalità, Scilipoti pone l’accento su un concetto spesso trascurato: la mafia si combatte prima di tutto con la presenza attiva dello Stato, nelle periferie, nei quartieri dimenticati, nei luoghi dove il bisogno diventa terreno fertile per l’illegalità.
Sempre grati a Paolo Borsellino: una responsabilità che continua
Il senso profondo del messaggio è chiaro: siamo sempre grati a Paolo Borsellino non solo per ciò che ha fatto, ma per ciò che continua a insegnarci. Ogni 19 luglio, ogni anno, le commemorazioni servono a riaccendere la coscienza pubblica, a scuotere le istituzioni, a ricordare che la lotta alla mafia non è finita. In questo spirito, il Senatore Scilipoti invita tutti – cittadini, politici, amministratori, educatori – a non dimenticare. A non lasciare che il nome di Borsellino resti confinato nei libri o nelle piazze, ma diventi motore di cambiamento reale, concreto, quotidiano.
Il messaggio della Democrazia Cristiana e dell’Unione Cristiana
Il comunicato diffuso dal Presidente dell’Unione Cristiana è chiaro nella sua essenza: serve una nuova consapevolezza civile. Il richiamo a Paolo Borsellino e a Giovanni Falcone è un appello trasversale, rivolto a ogni persona onesta, a prescindere dal credo politico. Non si tratta di un ricordo rituale, ma di una battaglia culturale che riguarda tutti. Il documento si inserisce nel più ampio impegno della Democrazia Cristiana a favore della legalità, della giustizia sociale e del rispetto delle regole. Temi come la sanità, la trasparenza amministrativa e il controllo degli enti pubblici rientrano in questa visione di Stato etico, fondato sul rispetto della persona e sul rifiuto di ogni logica mafiosa.
Ricordare per agire
La frase “sempre grati a Paolo Borsellino” non è solo un omaggio al passato. È un impegno presente e futuro. È la consapevolezza che la mafia si sconfigge ogni giorno, nelle scelte personali, nella politica onesta, nella vigilanza costante sul territorio. In un’Italia che ancora lotta contro le infiltrazioni e le zone grigie, la testimonianza di uomini come Borsellino e Falcone resta un faro. E noi, oggi più che mai, abbiamo il dovere di non voltare lo sguardo.
- Fondazione Giovanni e Francesca Falcone
- Commissione Parlamentare Antimafia