Rossini Opera Festival 2026, regie di alto livello

Rossini Opera Festival 2026: il programma annunciato

Il Rossini Opera Festival 2026 si preannuncia come una delle edizioni più attese di sempre. Mentre a Pesaro è ancora in corso la 46ª edizione, dedicata a Gianfranco Mariotti, è stato già annunciato il programma del 47° ROF, in scena dall’11 al 23 agosto 2026. La nuova edizione proporrà ventidue spettacoli che mettono al centro l’innovazione registica, la valorizzazione della tradizione e l’attenzione al pubblico internazionale. Dopo il successo delle passate stagioni, la Fondazione Rossini conferma una linea artistica che punta a unire fedeltà al repertorio e apertura alle nuove tecnologie sceniche.

Le novità del Rossini Opera Festival 2026

Il ROF ha sempre rappresentato un laboratorio vivo per l’opera lirica. Negli ultimi anni ha scelto di introdurre elementi visivi innovativi, come videomapping e proiezioni, capaci di rinnovare il linguaggio scenico senza tradire lo spirito rossiniano. Questa attenzione alle regie è diventata un marchio distintivo. Non è più solo la musica a guidare lo spettacolo, ma un intreccio armonico tra suono e immagine. In un’epoca in cui il pubblico è abituato a un linguaggio visivo rapido e diretto, il Rossini Opera Festival 2026 saprà parlare a nuove generazioni senza perdere la raffinatezza che lo contraddistingue.

Le sedi del Festival: Teatro Rossini e Auditorium Scavolini

Uno dei cambiamenti introdotti negli ultimi anni riguarda gli spazi che ospitano il Festival. Dopo le stagioni che avevano visto protagonista la Vitrifrigo Arena, oggi il cuore del ROF batte tra due sedi: il Teatro Rossini e il nuovo Auditorium Scavolini. L’auditorium, pur con capienza inferiore, offre una migliore logistica e una maggiore vicinanza al pubblico. Le rappresentazioni inizieranno alle ore 19, un’innovazione che consente a spettatori e turisti di organizzare la serata in modo più confortevole, con la possibilità di cenare dopo lo spettacolo. Anche questo dettaglio contribuisce a rendere il Festival un’esperienza completa, culturale e conviviale.

Le regie protagoniste del Rossini Opera Festival 2026

Il programma del Rossini Opera Festival 2026 si aprirà con una nuova produzione di Le Siège de Corinthe. Alla direzione ci sarà Carlo Rizzi, mentre la regia sarà affidata a Davide Livermore, che firma così la sua quinta presenza al ROF. Al Teatro Rossini verranno riproposte due pietre miliari della storia del Festival:

  • La scala di seta, con la regia di Damiano Michieletto, già rappresentata nel 2009 e nel 2019 alla Royal Opera House di Muscat, questa volta diretta da Iván López-Reynoso.
  • L’occasione fa il ladro, storica regia del 1987 firmata da Jean-Pierre Ponnelle, che sarà diretta da Alessandro Bonato.

La presenza di registi come Livermore e Michieletto testimonia la volontà della Fondazione Rossini di mantenere il Festival al centro del panorama internazionale, puntando sempre sulla qualità e sulla ricerca.

Gli altri appuntamenti in cartellone

Il Rossini Opera Festival 2026 non si limita alle opere principali, ma arricchisce il programma con eventi pensati per diversi tipi di pubblico. Non mancherà l’atteso appuntamento con Il viaggio a Reims, interpretato dai giovani talenti dell’Accademia Rossiniana. Completano il cartellone quattro Concerti di Belcanto, due concerti lirico-sinfonici e lo Stabat Mater finale, diretto da Domingo Hindoyan. Questi momenti permettono di esplorare il repertorio rossiniano e offrono agli spettatori un percorso musicale completo.

Un Festival tra innovazione e memoria

L’edizione 2025 del ROF è stata dedicata a Gianfranco Mariotti, padre fondatore del Festival, recentemente scomparso. Mariotti ha avuto il merito di trasformare Pesaro in capitale mondiale di Rossini, con una visione che univa fedeltà alla tradizione e apertura alla contemporaneità. Il Rossini Opera Festival 2026 proseguirà su questa strada, mantenendo salda la memoria del suo ideatore e puntando con decisione verso il futuro. La sua eredità resta viva nelle scelte artistiche e nella capacità di cogliere i mutamenti culturali, senza smarrire la grandezza della musica rossiniana.

Rossini Opera Festival 2026: un successo internazionale

In oltre quarantasei edizioni, il ROF ha conquistato un ruolo di assoluto rilievo nel panorama operistico internazionale. La sua forza è stata quella di trasformare Rossini da autore celebrato soprattutto per le opere comiche a compositore riconosciuto anche per il repertorio tragico, di grande spessore e complessità. Il Rossini Opera Festival 2026 si annuncia come un ulteriore passo avanti in questa direzione. Pesaro, con la sua dimensione raccolta e accogliente, si prepara ad accogliere appassionati, turisti e critici da tutto il mondo, confermandosi centro di una “Rossini Renaissance” che non conosce declino.

La forza delle regie al ROF

Guardando al programma del Rossini Opera Festival 2026, emerge una linea chiara: la regia è oggi parte essenziale del linguaggio operistico. Grazie alla visione della Fondazione Rossini, Pesaro continua a rappresentare un modello di equilibrio tra tradizione e innovazione. Ventidue spettacoli, grandi maestri della scena e l’eredità di un progetto culturale nato quasi mezzo secolo fa: tutto questo rende il 47° ROF un evento imperdibile. Con nervi saldi e capacità di adattamento, il Festival continua la sua marcia trionfale, degna della musica di Rossini e del futuro del teatro lirico.

Servizio a cura di Sergio Bevilacqua
A cura di Sergio Bevilacqua
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