Creativitour Nardò e lo spettacolo del 28 settembre
Domani, 28 settembre 2025 alle 20.30, il Chiostro dei Carmelitani di Nardò si trasformerà in un palcoscenico speciale per Creativitour Nardò. Protagonisti della serata saranno Danilo Mi e Federica Colì, vicecampioni nazionali di danza paralimpica. Dopo l’argento conquistato ai Campionati italiani di Rimini, i due atleti porteranno sul palco tutta la loro energia e passione. L’evento è promosso dal Comune di Nardò, con gli Assessorati alla Cultura e allo Sport. A sostenerlo anche Fondazione per il Sud e diversi partner culturali, tra cui Diotimart, Uasc, Salento km0, Fluxus e Tarantarte.
Creativitour Nardò e la nascita di un duo
La storia di Danilo e Federica è fatta di incontri inattesi e sfide vinte. La loro avventura comincia quasi per caso, durante il Carnevale di San Donato. La maestra Letizia Ingrosso vede in loro la possibilità di formare una coppia perfetta. Da quel momento iniziano le prove, le cadute e le ripartenze. Con costanza e determinazione, diventano una delle realtà più promettenti della danza paralimpica italiana. Oggi, il loro talento li porta sul palco di Creativitour Nardò, pronti a emozionare il pubblico.
Creativitour Nardò e la magia di “Piccola Anima”
Al centro dello spettacolo ci sarà la coreografia sulle note di Piccola Anima di Ermal Meta. È il brano che li ha accompagnati alla vittoria e che, come racconta Federica Colì, li rappresenta pienamente: “Abbiamo cercato di trasmettere ogni parola della canzone. A Nardò lo faremo ancora, con la stessa intensità”. Accanto a questo momento simbolico, la serata proporrà anche altre esibizioni, pensate per coinvolgere e sorprendere chi sarà presente. Creativitour Nardò diventa così un’occasione per vivere un’esperienza di arte e inclusione.
Il messaggio di Danilo Mi
Danilo Mi porta sul palco un messaggio che va oltre la danza: “Quando ballo mi dimentico della sedia a rotelle. Mi sento un atleta, mi sento libero”. Le sue parole raccontano il senso più profondo di Creativitour Nardò: superare i limiti, credere nei propri talenti e trasformare le difficoltà in forza. La sua determinazione, insieme alla sensibilità di Federica, mostra come lo sport e l’arte possano aprire nuove strade, creando comunità e inclusione.











