Requiem in Re minore KV 626 di Wolfgang Amadeus Mozart
Requiem In Re Minore Kv 626 Di Wolfgang Amadeus Mozart

Requiem in Re minore KV 626 di Wolfgang Amadeus Mozart

dedicato a Gianni Raccamari

mercoledì 4 aprile 2012 ore 21

Teatro Eden, via Monterumici, Treviso

La Fondazione Benetton Studi Ricerche, unitamente a Teatri e Umanesimo Latino SpA, dedica un concerto in memoria dell’amico Gianni Raccamari, instancabile promotore di cultura a Treviso, mercoledì 4 aprile 2012 ore 21, al Teatro Eden di Treviso. In programma una versione più intimista, e forse per questo più toccante, di uno dei capolavori assoluti della produzione sacra di tutti i tempi: il Requiem in Re minore KV 626 di Wolfgang Amadeus Mozart, trascritto da Carl Czerny per soli, coro e pianoforte a quattro mani. L’opera sarà eseguita dal coro da camera dell’associazione culturale L’ape musicale di Gorizia diretto dal M° Sabina Arru. Solisti: Elisabetta Cordenons (soprano), Michaela Magoga (contralto), Massimo Marin (tenore), Giancarlo Tuzzi (basso). Al pianoforte Cristina Santin e Rinaldo Zhok. Sotto il profilo musicale, il Requiem – nonostante il problema delle interferenze di una mano estranea (l’allievo Franz Xaver Süssmayr, che ne completò la stesura dopo la morte del Maestro) – rimane la più alta testimonianza delle conquiste di Mozart nel campo della musica sacra. Sul piano del messaggio espressivo, amore, soavità, commozione, pietas sono i sentimenti che informano ogni pagina, scevri da qualsiasi gesto teatrale o effetto gratuito. Anche la terrificante visione dell’aldilà e l’accecante maestà di Dio si sciolgono in un canto estatico che riflette gli assiomi della fede mozartiana: la speranza, la tranquillità di una morte intesa come “vera e miglior amica dell’uomo”, la certezza nella pace eterna. Sul piano della concezione formale e dell’assunto creativo, il Requiem viene considerato la prima composizione liturgica concepita con spirito moderno: la straordinaria ricchezza dei suoi contenuti musicali costituì infatti i pilastri della musica ottocentesca, raggiungendo un perfetto equilibrio tra profondità di pensiero e compiutezza architettonica.

La trascrizione del Requiem di Mozart da parte di Carl Czerny (Vienna, 1791-1857; divenuto celebre soprattutto per la sua copiosa produzione di esercizi e studi di tecnica pianistica e misconosciuto autore di sonate per pianoforte, numerose serie di variazioni, un concerto per pianoforte e orchestra, musica da camera per pianoforte e archi, due sinfonie, pezzi per pianoforte a quattro mani e riduzioni per pianoforte di lavori orchestrali di altri autori) è una rielaborazione che mira da un lato a esplorare tutte le risorse timbriche e dinamiche del pianoforte di inizio ottocento, dall’altro a diffondere presso il grande pubblico un repertorio che poteva essere ascoltato solo in rare occasioni, data la grandezza dell’organico solitamente richiesto. Questa versione è oltremodo interessante perché, pur conservando il massimo rispetto per il testo originale e le intenzioni musicali del genio di Salisburgo, non è e non vuole essere una trasposizione letterale dell’opera mozartiana, bensì una traduzione in un linguaggio diverso, specificamente pianistico, che pone l’opera sotto una luce nuova che ne esalta le trame più raffinate e i giochi contrappuntistici più sottili.

In programma anche l’esecuzione della Fantasia in Fa minore KV 608 di Mozart per pianoforte a quattro mani, pagina musicale eccelsa, nella quale una Fuga costituisce il fulcro di due Allegri (agli estremi) e di un Andante.

Ingresso libero.

Per informazioni:

Fondazione Benetton Studi Ricerche,

tel. 0422.5121,

fbsr@fbsr.it, www.fbsr.it.

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