rischio di tumore al seno

Il Dr. Giuseppe Curigliano, Direttore della Divisione Nuovi Farmaci per Terapie Innovative e Vicedirettore dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), ha recentemente pubblicato tre studi fondamentali sulle maggiori riviste scientifiche internazionali, che segnano progressi storici nella cura del tumore al seno, sia in fase iniziale che metastatica. Questi risultati saranno presentati al San Antonio Breast Cancer Symposium dal 10 al 13 dicembre a San Antonio, Texas.

Studi e risultati

  1. Destiny06
    Pubblicato sul New England Journal of Medicine (NEJM) il 6 dicembre, questo studio evidenzia il ruolo cruciale degli anticorpi coniugati nella cura delle pazienti con tumore al seno HER2 low. I dati mostrano che l’anticorpo monoclonale trastuzumab coniugato con il farmaco deruxtecan migliora la sopravvivenza senza progressione di malattia di circa cinque mesi rispetto alla chemioterapia, anche in pazienti con bassa espressione del recettore HER2.
  2. EMBER-3
    Un secondo studio pubblicato sul NEJM il 10 dicembre si concentra sull’efficacia di Imlunestrant, un degradatore orale selettivo del recettore degli estrogeni, nelle pazienti con carcinoma mammario avanzato ER+ HER2-. I risultati indicano che, in pazienti già trattate con terapia endocrina, Imlunestrant, in associazione al chemioterapico Abemaciclib, migliora la sopravvivenza senza progressione di malattia di circa quattro mesi rispetto alla terapia standard.
  3. Immunoterapia Neoadiuvante
    Lo studio pubblicato su Nature Medicine segna un passo avanti nella terapia neoadiuvante, somministrata prima dell’intervento chirurgico. La ricerca ha dimostrato che l’immunoterapia con Nivolumab aumenta l’efficacia della chemioterapia neoadiuvante nelle donne con tumore al seno iniziale ER+ HER2- ad alto rischio, senza aumentare gli effetti collaterali. Sono stati identificati specifici sottogruppi di pazienti che trarrebbero maggior beneficio da questa combinazione.

Tumore al seno: riflessioni del Dr. Curigliano

Curigliano commenta: “Questi risultati dimostrano la necessità di continuare a rivedere i protocolli terapeutici e le classificazioni del tumore al seno. Le sfide principali rimangono la cura dei tumori metastatici e quelli iniziali ad alto rischio. Dobbiamo approfondire lo studio delle caratteristiche molecolari dei tumori e la presenza di target molecolari sulla superficie delle cellule tumorali. Ciò poiché questa conoscenza guiderà le future strategie terapeutiche.
Sebbene la prospettiva di vita per una donna con malattia metastatica sia quasi triplicata negli ultimi 20 anni, sono convinto che questo sia solo l’inizio di un processo che ci condurrà verso la guarigione per tutte le pazienti con tumore al seno”.

Link agli Studi
  • Primo studio: Bardia A, HU X, Dent R et al. Trastuzumab Deruxtecan after Endocrine Therapy in Metastatic Breast Cancer. NEJM, 2024. Doi: 10.1056/NEJMoa2407086
  • Secondo studio: Jhaveri KL, Neven P, Casalnuovo ML et al. Imlunestrant with or without Abemaciclib in Advanced Breast Cancer. NEJM, 2024
  • Terzo studio: Loi S, Salgado R, Curigliano G et al. Neoadjuvant Nivolumab and Estrogen Receptor-Positive. Nature Medicine, 2024

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