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Una vita con il suo pubblico
 

Un personaggio del mondo dello spettacolo a tutto tondo. Prima nei palcoscenici teatrali, poi inaugurando la stagione televisiva italiana, con le prime trasmissioni in bianco e nero, poi ancora figurando tra i pionieri delle reti commerciali da cui è nato successivamente il gruppo Mediaset. Sandra Mondaini, sola, o a fianco dell’inseparabile marito Raimondo Vianello, ha dedicato per intero i suoi 79 anni di vita allo spettacolo.

 

Una vita intensa, dal suo debutto, in fasce a sei mesi, per una campagna contro la tubercolosi, fino all’ultimo periodo della sua vita, con l’annuncio nel dicembre del 2008, durante la conferenza stampa del film tv ‘Crociera Vianello’ della decisione di lasciare il mondo dello spettacolo a causa delle sue precarie condizioni di salute che non le consentivano più di stare in piedi con facilità. Ripercorrendo questi anni straordinari fatti di tanta creatività, passione, talento da vendere, innovazione, possiamo dire che la Mondaini ha vestito tanti ‘panni’ diversi, artisticamente parlando. Il suo umorismo femminile e la sua grande versatilità emerge già nel lontano 1956. Recitando nella trilogia di Amendola e Maccari: ‘L’uomo si conquista la domenica’, ‘E tu biondina…’ e ‘Non sparate alla cicogna’ Sandra innova l’immagine della donna di spettacolo. E’ una figura nuova, mai vista prima, non più l’attrice che gioca solo sulla femminilità, ma una moderna ‘soubrette’ che sa improvvisare e ironizzare nella vita come sul palcoscenico.

 

E da questo momento in poi la sua presenza televisiva si fa sempre più consistente, non c’è solo il teatro e il cinema, ma la Sandra del piccolo schermo comincia a mietere grandi successi. La prima affermazione televisiva arriva con la conduzione di ‘Canzonissima’ nel 1961, in cui insieme a Paolo Poli interpreta i ‘bambini terribili’ lui è Filiberto e Sandra è Arabella. Sketch brillanti, dinamici, pungenti e il personaggio di Arabella conquista gli italiani.

 

Due anni più tardi Sandra si mette alla prova con un altro personaggio. L’idea è di Marcello Marchesi che ne ‘Il signore di mezza età’, sceglie Sandra Mondaini come interprete di Crudelia Delor. Anche in questo caso è la verve della Mondaini che fa la differenza nella caricatura che si ispira al personaggio di Crudelia Demon. In questo contesto propone ironia e battute sui vizi degli italiani e sulle mode dettate dal boom economico.

 

Ma se Sandra è celebre per le nuove generazioni per i suoi sketch matrimoniali con Raimondo nella sit-com ‘Casa Vianello’, va detto che in realtà nel 1964 nel programma televisivo ‘La trottola’ affiancando Corrado iniziò proprio con lui a recitare il ruolo di moglie. Ruolo che poi dalla fine degli anni ’80 divenne il suo ‘cavallo di battaglia’.

 

Un personaggio che è rimasto nel cuore di tanti bambini delle scorse generazioni è quello che nacque nel 1978 quando lei con Vianello è protagonista del varietà abbinato alla Lotteria di Capodanno ‘Io e la Befana’. Sandra fa nascere il clown Sbirulino che si rifà al famoso Scaramacai, interpretato dalla soubrette Pinuccia Nava.

 

Nel 1981 Sbirulino è il protagonista della sigla del programma ‘Fantastico bis’ e nel 1982 la Mondaini gira il film ‘Sbirulino’ diretto da Flavio Mogherini che vede tra gli sceneggiatori lo stesso Vianello. Nello stesso anno e poi nel 1984 in tv va in onda ‘Il circo di Sbirulino’, il personaggio è così amato che si merita un programma tutto suo! Sbirulino ritorna dal 1991 per due anni su Canale 5 a fianco di Marco Columbro e Lorella Cuccarini con la prima trasmissione d’intrattenimento in diretta del tv commerciale: ‘Buona Domenica’.

 

E proprio con Mediaset Sandra e Raimondo danno vita alla sit-com  più famosa e duratura prodotta dalla televisione italiana: ‘Casa Vianello’. Il debutto avviene nel 1988 e sarà prodotta fino al 2007 per un totale di 343 episodi. Nel 1996 e nel 1997 ci saranno anche cinque film per la tv dal titolo: ‘Cascina Vianello’ e altrettanti dal titolo ‘I misteri di Cascina Vianello’.

 

Sandra e Raimondo, nonostante l’età che avanza, riescono a proporre un prodotto sempre fresco, attuale e divertente, mostrando che davanti alla telecamera come nella vita il loro affiatamento non è svanito. Celeberrime le frasi in conclusione dei vari episodi mentre Raimondo, a letto, legge la Gazzetta. Sandra esclama: “Che noia che barba, che barba che noia” alzando le coperte con i piedi… E pensare che, invece, nella sua lunga esistenza la Mondaini è stata proprio una di quelle artiste che non ha mai fatto annoiare il pubblico italiano…

 
 
 

Ciao Sandra. Grazie di cuore anche a nome di tutti gli italiani: i tuoi personaggi rimarranno indelebili nella memoria di tutti noi.

 

Fonte:yahootv

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