Genova La Strada Nuova Via Garibaldi

Genova La Strada Nuova Via Garibaldi 02
Nel cuore di Genova, una strada rinascimentale racconta la grandezza di una repubblica mercantile e l’ingegno di un’urbanistica all’avanguardia

 

La Strada Nuova dei Palazzi: un sogno di pietra e luce
C’è una strada a Genova che non si percorre soltanto con i passi, ma con lo sguardo e l’immaginazione. È la Strada Nuova, oggi Via Garibaldi, un tempo chiamata anche Via Aurea per la sua magnificenza. Un viale di appena 250 metri che, come un gioiello incastonato nel tessuto urbano, riflette l’ambizione e il prestigio della Repubblica di Genova nel XVI secolo.

Palazzo Lomellini dipinto dell'epoca 02

L’arte di ospitare con magnificenza
Nel 1576, il Senato della Repubblica istituì i “Rolli degli alloggiamenti pubblici“, elenchi ufficiali dei palazzi nobiliari destinati a ospitare, per sorteggio, personalità di rilievo in visita alla città. Questo sistema innovativo trasformò le dimore private in luoghi di rappresentanza statale, sottolineando la vocazione pubblica della magnificenza privata.
I palazzi venivano suddivisi in categorie, o “bussoli”, in base alla loro sontuosità e capacità ricettiva. Solo tre erano considerati degni di accogliere le più alte cariche, come papi e sovrani: il Palazzo Doria Spinola, il Palazzo Grimaldi Doria Tursi e il Palazzo Lercari Parodi, tutti situati lungo la Strada Nuova.

Un patrimonio vivente
Nel 2006, la Strada Nuova e il sistema dei Palazzi dei Rolli sono stati riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Ciò in quanto esempio eccezionale di urbanistica rinascimentale e barocca. Oggi, grazie ai “Rolli Days”, è possibile visitare questi palazzi, spesso ancora abitati o adibiti a uffici, e ammirare affreschi, stucchi e arredi che raccontano secoli di storia.

Via Garibaldi non è solo una strada, ma un viaggio nel tempo. Un luogo dove l’architettura diventa narrazione, e ogni palazzo è una pagina di un libro che racconta la grandezza di Genova. Camminare lungo la Strada Nuova significa riscoprire l’orgoglio di una città che ha saputo coniugare bellezza e funzione, arte e ospitalità. Il tutto in un equilibrio perfetto tra pubblico e privato.

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