Alla scoperta della Melendugno bizantina e medioevale
Riprendono gli scavi archeologici intorno all’Abbazia di San Niceta, riportando alla luce testimonianze straordinarie della Melendugno bizantina e medioevale. Questo antico complesso, circondato da un monastero storicamente fiorente, era un centro culturale e religioso di grande rilievo, collegato all’Università di Casole di Otranto. Quest’ultima, una delle più importanti d’Europa, ha permesso la trasmissione di testi fondamentali, dai poemi di Omero ai testi sacri della Bibbia, fino ai grandi filosofi greci e alla letteratura latina. La ripresa degli scavi rappresenta un’occasione unica per riscoprire la storia del territorio, svelando tasselli di cultura e civiltà rimasti nascosti per secoli. Grazie a queste ricerche, Melendugno rafforza la propria identità culturale e storica, valorizzando un patrimonio che può attrarre studiosi, viaggiatori e turisti curiosi.

Nuova campagna di scavi sostenuta dal Comune
L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Maurizio Cisternino e dall’assessore alla Cultura Sonia Petrachi, ha ottenuto un finanziamento attraverso un bando con il Consorzio Universitario Interprovinciale del Salento (CUIS). Oltre ai fondi del bando, il Comune ha stanziato risorse aggiuntive dal Bilancio comunale per sostenere la nuova campagna di scavi attorno all’Abbazia di San Niceta. Il sindaco Maurizio Cisternino sottolinea: “Investendo risorse sulle indagini archeologiche vogliamo restituire alla comunità pagine importanti della nostra storia. Non solo studiosi e ricercatori ne trarranno beneficio, ma anche viaggiatori interessati a scoprire la Melendugno bizantina e medioevale, andando oltre le meravigliose spiagge e litorali del nostro territorio”.
Il ruolo degli studenti e dei ricercatori
La seconda campagna di scavi coinvolge circa dieci studenti provenienti dall’Università del Salento e da altre università italiane, sotto la guida della dottoressa Serena Siena e del dottor Paolo Marcato. La partecipazione di giovani studiosi rappresenta un’opportunità didattica e scientifica, combinando formazione pratica e ricerca accademica. Gli studenti, attraverso l’analisi dei reperti e la documentazione dei ritrovamenti, contribuiscono a ricostruire la storia della Melendugno bizantina e medioevale, approfondendo la conoscenza del territorio e delle sue radici culturali.

L’importanza dell’Abbazia di San Niceta
L’Abbazia di San Niceta non è solo un sito archeologico: è uno scrigno di storia e arte. Il complesso, con il suo monastero, era un centro di produzione culturale e religiosa, punto di riferimento per la regione durante l’epoca bizantina e medioevale. Gli amanuensi dell’epoca hanno custodito testi e manoscritti che oggi costituiscono un patrimonio inestimabile, testimoniando l’alto livello culturale raggiunto dal territorio. Sonia Petrachi, assessore alla Cultura, commenta: “L’Abbazia è sempre stata un luogo misterioso e affascinante per i melendugnesi. Scoprire lentamente questo scrigno storico è un motivo di orgoglio e una straordinaria opportunità per valorizzare la nostra identità culturale”.
Un turismo culturale tutto l’anno
La campagna di scavi, che durerà fino al 26 settembre, promette nuove e importanti scoperte. Grazie a queste attività, Melendugno può ampliare l’offerta turistica oltre il turismo balneare, promuovendo itinerari culturali e archeologici. I visitatori interessati alla Melendugno bizantina e medioevale avranno così l’opportunità di vivere esperienze uniche, scoprendo una dimensione storica e culturale spesso ignorata. Investire sulla cultura significa creare valore per la comunità e attrarre un turismo consapevole e colto, contribuendo a una stagione turistica più lunga e diversificata. La Melendugno bizantina e medioevale diventa così un motore per la crescita culturale, economica e sociale del territorio.
Prospettive future
L’Amministrazione comunale intende continuare a sostenere le attività archeologiche e culturali, consolidando la collaborazione con le università italiane e internazionali. Ogni nuova scoperta arricchisce il patrimonio locale e offre spunti per eventi, visite guidate e iniziative educative. La riscoperta della Melendugno bizantina e medioevale non è solo un progetto di ricerca: è un percorso che valorizza la memoria storica, rafforza l’identità locale e trasforma il territorio in una destinazione culturale di eccellenza.











