Monet
Monet

MONET


GAM Torino

Via Magenta 31, Torino

Sino al 31 gennaio 2016

Orari: mar-mer-gio-ven-sab-dom 10.00-19.30

Non ci si stanca mai. Questa la verità. Vi sono artisti e correnti  che sono capaci di annullare il tempo, o meglio di rimanere sempre contemporanee a quest’ultimo. Aspetto che vale più che mai per l’Impressionismo, la cui sorprendente attualità  estetica è puntualmente confermata dal  consenso globale che riceve ogni qualvolta viene allestita una mostra che ne racconti un periodo o uno dei suoi tanti protagonisti. Così come accade oggi alla GAM, la Galleria d’Arte Moderna di Torino, che sino al prossimo 31 gennaio ospita una rassegna monografica dedicata al maestro Claude Monet (1840-1926), capofila della grande stagione impressionista accanto a Manet, Renoir, Degas, Pissarro e Cézanne. Curata da Guy Cogeval, Presidente del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie, Xavier Rey, Conservatore presso il Musée d’Orsay, e Virginia Bertone, Conservatrice della GAM di Torino, la mostra ripropone la felice coproduzione fra la città di Torino, la GAM e Skira, consentendo questa volta di cogliere alcuni tratti decisivi dell’evoluzione artistica di Monet attraverso quaranta dipinti provenienti delle collezioni del Museo d’Orsay di Parigi, dei quali sette per la prima volta esposti in Italia, tra cui il o ‘Le dejeuner sur l’herbè’. Data fondamentale per l’Impressionismo e la sorte di molti artisti fu il 15 aprile 1874, quando al numero 35 del boulevard des capucines presso la casa del fotografo Felix Tournachon, detto Nadar, si aprì la mostra degli artisti che avevano aderito alla società “Las Chronique des Arts  et de la Curiosité”. Monet, figlio di un piccolo commerciante parigino di generi coloniali, partecipò all’esposizione insieme a Cézanne, Degas, Renoir, Pissarro e Sisley, presentando l’opera ‘Impression, soleil levant’, dalla quale il critico Louis Leroy prese spunto per coniare, ironicamente, il termine di «impressionismo», senza sapere che quel movimento avrebbe cambiato  la storia dell’arte. La pennellata, i colori, la luce, gli spazi, gli orizzonti. Tutto fa di Oscar-Claude Monet, nato il 14 novembre a Parigi e trasferitosi dopo pochi anni a Le Havre in Normandia, un esempio unico di rottura e innovazione del pensiero pittorico, capace di rinnovare drasticamente la rappresentazione della vita moderna e della figura umana. ‘Le dejeuner sur l’herbè’ (1865-66), ‘La Pie’ (1868-79), ‘Les Villas à Bordighera’ (1884), ‘Essai de figure en plein air Femme à l’ombrelle tournée vers la droite’ (1886), ‘En norvégienne’ (1887), ‘Fête du 30 juin 1878’ (1878) sono solo alcuni esempi della modernità e della forza espressiva di Monet, considerato il padre dell’Impressionismo sì, ma quel che più conta fedele alla sensazione visiva, dipingendo direttamente l’oggetto sulla tela.

Stefano De Angelis

da: Milano 24orenews – novembre 2015

Cover MI24 Novembre 2015

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