Invito Adami
Invito Adami

MILANO – GALLERIA IL CASTELLO

Arte Moderna e Contemporanea di Milano

VALERIO ADAMI

Forme chiuse, spazi aperti

dal 06 ottobre 2916  al 19 novembre 2016

Via Brera, 16 – Milano (Italy) tel.02 862913 

Milano: Il 6 ottobre 2016 inaugura alla galleria Il Castello di Milano una mostra con una quindicina di lavori di Valerio Adami (1935): oli, acquerelli, disegni. Opere storiche che riescono a offrire un intenso spaccato della produzione di uno dei più colti e particolari autori del panorama artistico italiano dagli anni Sessanta a oggi. Opere figurative nelle quali il protagonista è l’essere umano, colto nella sua dimensione biografica, storica, mitologica. Le opere in mostra sono immediatamente riconducibili alla sua ricerca, che è stata esposta in molti tra i più importanti musei del mondo. I colori squillanti, negli oli e negli acquerelli presentano stesure piatte. Il disegno, forma chiusa, è, tuttavia, il momento iniziale di tutto il suo significativo lavoro. Adami Leroe 2013 acquerello su cartoncino cm 76x57.5La ricerca di Adami risente della sua intensa parabola esistenziale: grande viaggiatore, studioso, lettore onnivoro, da molti anni l’artista, nativo di Bologna ma formatosi all’Accademia di Brera con Achille Funi negli anni Cinquanta, vive tra Montecarlo, Parigi e Meina sul Lago Maggiore. Nel corso degli anni Adami ha avuto incontri determinanti per la sua formazione da quelli giovanili a Venezia con Ezra Pound e Oskar Kokoschka a quello in età adulta con il filosofo francese Jacques Derrida, che ha scritto sul suo lavoro, con il quale ha intrattenuto un importante rapporto di scambio intellettuale.Adami  acrilico su tela cm. 146x114 Teatro di Città anni 90 La rassegna è accompagnata da un catalogo con un testo di Angela Madesani e apparati iconografici e biografici. 

Info:  Opening: Giovedì alle 11.00

 dal 6 ottobre al 19 novembre 2016

 cura di Adriano Conte e Marcello Conte

 orari: lunedì 15-19

|dal martedì al venerdì 11-19

|sabato 11-13

Il Castello Modern and Contemporary Art Nasce nel 1964 a Milano e si occupa da subito dei più noti artisti italiani e internazionali del ‘900.  

Dopo essersi trasferita nel 1968 nell’attuale sede storica di via Brera 16, la galleria promuove la sua attività concentrandosi maggiormente sui periodi storici di “Corrente” e delle Avanguardie degli anni ’60, intessendo con gli artisti relazioni che vanno al di là degli  interessi professionali, per trasformarsi spesso in rapporti di sincera amicizia con personaggi quali Brindisi, Crippa, Dova, Guttuso, Lazzaro, Migneco, Morlotti,

Peverelli, Scanavino e molti altri protagonisti del panorama artistico italiano, abituali frequentatori del quartiere di Brera.  Nel corso degli anni la galleria organizza mostre tra le quali si ricordano quelle dedicate a Ottone Rosai (1968 e 1973), Filippo De Pisis (1968), Felice Carena (1969), Felice Casorati (1970), Victor Vasarely (1973), Ardengo Soffici (1979), Mario Sironi (1980) e Walter Lazzaro (1991).  

In seguito a queste esposizioni, per la promozione degli artisti, vengono pubblicati dalla galleria numerosi cataloghi, tra cui spiccano la monografia di Ottone Rosai, uscita nel 1973, e il primo volume del catalogo generale delle opere di Giuseppe Migneco del 1975. Alla fine degli anni ’80 Adriano e Marcello Conte, attuali titolari della galleria, iniziano a occuparsi dell’attività e nel 1993 costituiscono la società Il Castello Arte Moderna e Contemporanea. Tenendo fede alle scelte e all’attività originari, la galleria ospita negli anni a seguire una serie di mostre monografiche di grande interesse dedicate a maestri quali Mark Kostabi (1995), Emilio Tadini (1996), Gianni Dova (1997), Giulio Turcato (1999), Roberto Crippa (2000), Ennio Morlotti (2002), Piero Dorazio (2003), Piero Gilardi (2004), Agostino Ferrari (2005), Joan Mirò (2006), Lucio Fontana (2007), Gianni Dova (2008), Giuseppe Capogrossi (2008), Victor Vasarely (2009), Walter Valentini (2010), Mario Schifano (2010), Andy Warhol (2011) e Keith Haring (2011) Piero Dorazio (2012), Damien Hirst (2013), Armando Marrocco (2014) e ampliando nel contempo l’interesse su alcuni artisti contemporanei.

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