C’è un’isola, nel Sud dell’arcipelago delle Bahamas, attraversata dal Tropico del Cancro, che pare il paradiso in terra: é Long Island, 130 chilometri di spiagge di sabbia soffice e bianchissima da un lato, mentre sull’altro sorgono promontori rocciosi che calano sul mare formando un riparo su cui si infrangono le onde. Pensate cosa avrà provato Cristoforo Colombo quando scese a terra, nel suo viaggio che lo portò alla scoperta del Nuovo Mondo, e vide una simile meraviglia. Non a caso omaggiò la spiaggia, all’estremità nord-orientale dell’isola, con il nome della sua caravella ammiraglia: Santa Maria. Molti secoli dopo altri personaggi famosi sono rimasti abbagliati da tale bellezza e non hanno saputo resistere alla tentazione, non di nominare una spiaggia, ma di comprarsi un’isola intera come Johnny Depp, Nicolas Cage, Shakira e molti altri. Ma non è necessario far parte del jet set per godere dell’appagante senso di libertà che soltanto una spiaggia deserta sa dare. Ma non solo, a questo scenario idilliaco si aggiungono un clima eccellente e tutti i tipi di pesca che si possano desiderare. Sia che si desideri catturare un esemplare di grandi dimensioni, pescare tutti i tipi di pesci sulla barriera corallina o mettere alla prova le proprie capacità contro lo sfuggente bonefish, a Long Island si trovano le condizioni di pesca migliori del mondo. Ma non solo, ampiamente riconosciuta come la Mecca del golf, Long Island e in generale le Isole Bahamas vantano un’imbattibile combinazione di campi di livello mondiale, location mozzafiato e un idilliaco clima tropicale che permette di giocare tutto l’anno. Ma non solo, da oltre 500 anni, alle Isole Bahamas non è necessario avere un motivo per festeggiare. Se si chiede alla gente del posto qui ai Caraibi come ha avuto inizio la tradizione del Bahamas Junkanoo, il tradizionale “carnevale di strada” conosciuto in tutto il mondo, ognuno racconterà una storia diversa: la credenza popolare più diffusa, tuttavia, vuole che sia nato ai tempi della schiavitù quando al termine del XVIII secolo portò in questi luoghi molti schiavi a cui venivano concessi tre giorni liberi a Natale, che festeggiavano cantando e ballando con maschere colorate e andando di casa in casa spesso su trampoli. Da allora il Junkanoo è diventata una famosa parata che rappresenta un evento imperdibile per migliaia di persone.
Alessia Placchi