Rientro al lavoro

Rientro al lavoro: come gestire il “back to work blues”

Il rientro al lavoro dopo le vacanze può essere più impegnativo del previsto. L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze offre consigli pratici per affrontare questo momento senza stress. Non è raro, infatti, che molti italiani sperimentino il cosiddetto “back to work blues”, una reazione fisiologica al cambio di abitudini tra vacanza e routine lavorativa. Secondo l’ultimo report Istat, circa un italiano su tre può sentirsi stanco, nervoso o meno concentrato nei primi giorni di ritorno in ufficio. Il passaggio repentino da ritmi rilassati a carichi di responsabilità e impegni serrati può incidere su umore, energia e motivazione.

Problema Sonno

Dormire bene e curare il corpo

Tra i principali suggerimenti dei medici per un rientro al lavoro sereno c’è l’importanza del sonno. Recuperare un ritmo regolare è fondamentale: andare a letto e svegliarsi a orari costanti aiuta il corpo ad adattarsi gradualmente ai ritmi lavorativi. Anche l’alimentazione e l’attività fisica giocano un ruolo centrale. Pasti equilibrati e un po’ di movimento quotidiano contribuiscono a ridurre stress, migliorare l’umore e aumentare concentrazione ed energia.

Organizzare gli impegni: gradualità e priorità

Secondo i medici di Firenze, anticipare il rientro di uno o due giorni può aiutare a ritrovare gradualmente il ritmo. Affrontare gli impegni in modo progressivo, senza pretendere di fare tutto e subito, è un’altra strategia efficace. Creare una lista di priorità, pianificare le attività e suddividere i compiti più complessi in step gestibili permette di evitare sovraccarichi e ansia da lavoro.

Ritrovare spazi personali e supporto sociale

Ritagliarsi momenti per sé stessi, anche brevi, è fondamentale per il benessere psicofisico. Passeggiate, hobby, letture o semplici pause aiutano a ricaricare energia e a ridurre stress. Inoltre, condividere le proprie sensazioni con amici, colleghi o familiari può essere un’ottima valvola di sfogo. Parlare del proprio stato d’animo non è un segno di debolezza: è un modo sano per affrontare il cambiamento e prevenire che lo stress diventi cronico.

Quando chiedere aiuto

Il rientro al lavoro può causare sintomi come stanchezza persistente, insonnia, nervosismo e tensioni muscolari, che in genere si risolvono in una o due settimane. Tuttavia, se i segnali di malessere persistono e compromettono la qualità della vita, è importante rivolgersi a uno specialista. I medici ricordano che prevenire lo stress cronico e il burnout è possibile seguendo strategie semplici: sonno regolare, alimentazione equilibrata, attività fisica e spazi di svago. Affrontare il ritorno in modo consapevole significa prendersi cura di sé, migliorando produttività e benessere complessivo.

Oordine Medici Firenze

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