PENSIONATI IN FUGA
di Antonello Martinez *
Tratto da: Finanza & Futuro
24orenews Milano 24orenews Roma
Uno dei fenomeni più tristi che affliggono la nostra Italia è lo spopolamento di borghi e paesi, in tanti casi di una bellezza struggente, ma le cui case sono ormai inesorabilmente vuote con il desolante effetto di avere la sensazione di entrare in un set cinematografico in abbandono.
Sarebbe semplicistico sostenere che tale flusso dai paesi alle città sia un fenomeno sociologico inesorabile verso il quale non c’è alcun rimedio… ma non è così.
Basta infatti guardarsi intorno e vedere, per esempio, come il Portogallo abbia saputo, con una semplice norma fiscale particolarmente intelligente, richiamare da tutta Europa i pensionati, soggetti questi ultimi, appartenenti alla categoria che in pochi decenni ha avuto e ha una crescita esponenziale.
Basti pensare che i dati Aire 2018 del Ministero dell’Interno registrano una importante differenza tra il 2016 e il 2017, che ha visto un incremento del 33,61% dei nostri connazionali trasferitisi in Portogallo, i quali dai 6.536 registrati al 31/12/2016, sono aumentati al 31/12/2017 a 8.733.
Cosa li ha spinti? Il motivo principale è l’esenzione da tassazione per i pensionati esteri, per i primi 10 anni di residenza nel Paese.
Come si ottiene? Basta dimostrare l’intenzione di vivere sul suolo portoghese almeno 183 giorni all’anno anche non continuativi dando evidenza di avere un alloggio in loco con un contratto di locazione o attraverso l’acquisto di una casa. Al pensionato l’INPS accrediterà inizialmente la pensione netta e dopo aver verificato che sussistano tutte le condizioni necessarie procederà con il trasferimento della pensione al lordo e al rimborso degli arretrati. Le tempistiche di tale passaggio mediamente sono comprese tra 90 e 180 giorni: il pensionato si troverà ad avere circa il 35% in più della sua pensione in un Paese dove, peraltro, il costo medio della vita è decisamente inferiore.
È vero che dal momento dell’iscrizione all’AIRE il pensionato italiano perde l’assistenza sanitaria di base in Italia (si perde il medico di base) ma il sistema sanitario portoghese, peraltro simile a quello italiano, ha dei costi nettamente inferiori. Nel 2018 in Italia è stata introdotta una tassazione “modello Portogallo” per richiamare dall’estero chi è già in pensione e decide di spostare la sua residenza nel Sud Italia e specificamente in uno dei Comuni delle Regioni Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia, a bassa densità abitativa ovvero con popolazione non superiore a 20.000 abitanti, ma la norma è talmente restrittiva che può richiamare solo cittadini provenienti dall’estero o italiani che non risiedono in Italia da almeno 5 anni.
È evidente che gli esiti applicativi di tale norma sono sconfortanti e certamente non è ipotizzabile il ripopolamento dei paesi con una legge che non abbia un’ampia platea di riferimento.
Tante volte per ottenere buoni risultati come quello del Portogallo bisognerebbe semplicemente avere l’umiltà di seguire un buon esempio.
* Prof. Avv. Antonello Martinez
Studio Legale Associato
Martinez & Novebaci
www.martinez-novebaci.it
LEGGI ANCHE:
- I “pericoli” della Privacy: i punti oscuri del GDPR e alcuni consigli su come gestirli
- Dall’Italia all’Albania: la nuova frontiera del fare impresa
- Giovani Avvocati: è tempo di cambiare
- Trust: uno strumento duttile e straordinario
- “GO GLOBAL STRATEGY” Come la Cina si avvicina sempre più all’Europa
- Avv. Antonello Martinez: l’internazionalizzazione è la chiave per crescere
- Italia in (s)vendita: un fenomeno inarrestabile
- Piccole e medie imprese: grande Italia
- Successioni: fra tradizione e riforma
- Successioni e sanità mentale del testatore
- Lombardia: straordinari risultati e inimmaginabili aspettative
- Una questione di “diritti”
- Bitcoin: attualità e prospetti futuri
- Calcio e fairplay finanziario: “la Grande Farsa”
- Pensionati in fuga. Seguire i buoni esempi