sistema giuduziario Italia
Sistema Giuduziario Italia

di Antonello Martinez *

Tratto da: Finanza & Futuro 

24orenews Milano               

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Tutti sanno che uno dei problemi più gravi del nostro Paese che, peraltro, si ripercuote non solo sulla qualità della vita dei propri cittadini ma anche sulle aziende estere che se ne guardano bene dal scegliere di investire in Italia, è costituito da una Giustizia che è al vero collasso soprattutto per i palesi intasamenti dei Tribunali e la durata dei processi sia in sede penale che in sede civile.
Purtroppo la diagnosi è tanto evidente quanto impietosa; il nostro sistema giudiziario è come un malato terminale ormai totalmente incosciente e ciò malgrado le possibili terapie di intervento possono essere molto meno complesse di quanto si possa credere. Nelle cause civili ad esempio con la semplice analisi dei dati si evince che ci sarebbero mille modi per intervenire e dimezzare le problematiche. Basta pensare che al primo posto del contenzioso Civile ormai da decenni sono le liti  tra i condomini le quali, da sole, costituiscono circa il 50% delle procedure civili nelle aule di giustizia. Nel 2018 peraltro hanno avuto un sensibile incremento oltrepassando la soglia dei due milioni di cause derivanti da tali causali.
Da un punto di vista sociologico non è difficile intuire che nella propria casa ognuno vuole godere a pieno della propria privacy ed ha una capacità di tolleranza molto minore rispetto al mondo esterno. Ciò porta, inevitabilmente, a reagire in modo più “sanguigno” e avere ad avere livelli di tolleranza bassissimi. Le ragioni delle liti sono sempre le stesse in una sorta di classifica fatta dall’Associazione Nazional-europea Amministratori d’Immobili, al primo posto dei motivi di contenzioso sono le immissioni, cioè quegli odori e/o rumori che penetrano da un appartamento all’altro; ne sono un esempio i forti aromi delle cucine, oppure il rumore il ticchettio di scarpe, dello zampettare dei cani, volumi alti di televisori o rumori più marcati quali trapani, martelli, lo spostamento di mobili il tutto prevalentemente ad orari serali, notturni o la mattina presto.
Saldamente al secondo posto della graduatoria invece sono le cd allocazioni in aree comuni del condominio, di oggetti e mezzi, come ad esempio fioriere attaccate al muro o auto, moto e biciclette parcheggiate in spazi non autorizzati. La medaglia di bronzo è conquistata dai rumori molesti negli spazi condominiali quali i giochi e le grida dei bambini e gli schiamazzi in genere.
Il resto della classifica è costituita da un pool di fattori che vanno da invasioni sul balcone sottostante da parte di panni stesi o flussi idrici dovuti all’innaffiatura di piante, dal rapporto con gli animali domestici, in particolar modo quando questi si trovano in aree comuni del condominio come l’ascensore ed il cortile.
La coda della classifica è invece rappresentata dalle liti causate da ciò che concerne l’esterno dell’edificio, come ad esempio bucato in evidenza, scarsa attenzione al deposito dei rifiuti, mozziconi di sigaretta per terra o lo sbattimento delle tovaglie.

A mero titolo informativo riferisco che, sempre secondo i dati della suddetta Associazione, la classifica delle regioni in cui sono presenti gli inquilini più litigiosi vede al primo posto il Veneto con il 12% sul totale dei litigi nazionali, seguono poi la Campania e il Lazio con il 10%, la Lombardia con il 9%, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna con il 7%, mentre risultano molto più tranquille Basilicata e Sardegna con il 2% di liti condominiali.
Vista l’entità di tali dati e la natura delle liti ribadisco che le soluzioni per dimezzare immediatamente l’intasamento dei Tribunali civili, possano essere davvero tante. Ricordo che i Magistrati, i Cancellieri e il Personale tutto dei Tribunali è fortemente sottorganico e che impegnarli sugli odori di cipolla che passano da un appartamento all’altro non è forse la soluzione ottimale.

Avv. Antonello Martinez

* Prof. Avv. Antonello Martinez
Studio Legale Associato
Martinez & Novebaci
www.martinez-novebaci.it

 

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