Innocenti, manette e gogne mediatiche

Malgrado nella mia lunga attività di Avvocato ne abbia davvero viste di tutti i colori, non riesco ad abituarmi a vedere patire un innocente per errori giudiziari,

per ingiusta detenzione o anche semplicemente per processi che durano decenni per poi chiudersi con l’assoluzione piena che attesta che l’imputato non aveva commesso il fatto… Ma, in realtà, ha comunque pagato una pena sanguinosa che, in particolare tra le persone più note, parte dalla violenta e irrefrenabile gogna mediatica laddove – come purtroppo accade sempre al momento dell’arresto o del semplice avviso di garanzia – vengono dedicate pagine e pagine di giornali per poi riservare un piccolo e insignificante trafiletto quando c’è l’assoluzione o il proscioglimento.
Il calvario dei malcapitati prosegue con dei processi che, aldilà dei costi, ti devastano la vita per la loro durata e per la rabbia che per anni uno si porta dentro per poi sentirsi dire: “è vero eri innocente”. Pur avendo negli occhi e nel cuore l’immagine indelebile del grande Enzo Tortora che veniva portato via con le manette ai polsi, ancora una volta, semplicemente tra le persone più conosciute, le recenti cronache hanno evidenziato la sofferenza, tra gli altri, di Nunzia De Girolamo.
Una sofferenza causata da una furtiva e proditoria registrazione clandestina durante una riservata riunione politica effettuata a casa del padre, a seguito della quale fu imputata e rinviata a Giudizio, circostanza che la costrinse a dimettersi da Ministro delle Politiche Agricole, per poi risolversi con una piena e inconfutabile assoluzione.

Ma aldilà di queste drammatiche vicende sono semplicemente inorridito nel vedere nello straordinario sito errorigiudiziari.com tra le tante nefandezze del nostro sistema giudiziario anche unicamente un piccolo segmento riguardante il numero impressionante di persone, poi dichiarate innocenti, che ogni anno hanno subito la custodia cautelare e quanto queste errate custodie cautelari costino allo Stato in termini di risarcimento e indennizzo.

Ricordo che, per un’attenta riflessione, va sempre tenuta presente la grande differenza tra le vittime di ingiusta detenzione (in sostanza chi ha patito una custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari, per poi essere assolto) e coloro i quali sono vittime di errore giudiziario che per la Legge viene configurato per coloro i quali dopo aver patito una cd condanna con sentenza definitiva, vengono poi assolti in seguito a un processo di revisione.
Le elaborazioni di tali ineffabili ricercatori prendono in considerazione i dati che partono dal 1992 (anno dell’attivazione degli specifici registri tenuti presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze) e sono aggiornati al 31 dicembre 2019 e, ripeto, in analisi sono unicamente i casi di ingiusta detenzione per la quale si sono registrati 28.702 casi con una media quindi di 1025 innocenti in custodia cautelare ogni anno. Il tutto per una spesa che supera i 757 milioni di euro in indennizzi, per una media di poco superiore ai 27 milioni di euro l’anno.

Avv. Antonello Martinez

Prof. Avv. Antonello Martinez
Studio Legale Associato
Martinez & Novebaci
Milano – Via Archimede n° 56
www.martinez-novebaci.it

tratto da Milano 24orenews Gennaio 2021
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