Dopo la pandemia, il perdurare della guerra in Ucraina e il devastante aumento dei costi del gas e dell’energia elettrica che, dopo aver fatto fare utili incredibili alle già ricchissime società energetiche e creato un immenso valore aggiunto con le supertassazioni in favore dello Stato, quest’ultimo non ha trovato niente di meglio da fare che dare il colpo di grazia alle piccole e medie imprese, che in questi anni hanno tenuto duro e stoicamente sono andate avanti.
Al fine di supportare le piccole e medie imprese il nostro Stato ha infatti pensato bene di bastonarle ulteriormente attraverso la concessione del superbonus costituito dalle sanzioni relative al corretto adempimento riguardante gli adempimenti connessi all’applicazione della Privacy. Lo scorso 7 luglio, infatti, presso il Senato della Repubblica l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha presentato la Relazione sull’attività svolta nel 2021.
La Relazione cade nell’anno in cui l’Autorità celebra i 25 anni di attività e rivela, tra le altre cose, che nel 2021 il Garante, avvalendosi della Guardia di Finanza, ha riscosso sanzioni per complessivi euro 13.465.148,00. Oltre 13 milioni di euro di sanzioni riscosse all’esito di una stagione in cui sono stati registrati 2.071 casi di violazioni di dati ed il Garante ha dato riscontro a 9.184 reclami e segnalazioni ricevute. Questi numeri ci dicono che l’Ufficio del Garante è stato molto attivo, che il tema del trattamento dei dati personali oggi assume primaria importanza e che le sanzioni arrivano, severe e consistenti, e vengono effettivamente riscosse. Occorre pertanto che professionisti ed aziende facciano le giuste riflessioni, anche sul grado di rischio che intendono tollerare nel non adeguarsi al sistema vigente, accettando poi di vedersi recapitare multe da capogiro.
La questione interessa tutti, in Italia come in Europa, e vale per i piccoli, per i medi e per i grandissimi. Oggi, infatti, moltissima parte delle attività si svolgono con l’insostituibile supporto dei sistemi informatici che consentono di trattare quantità di dati personali prima inimmaginabili e anche per questo è diventato sempre più importante ed urgente adeguare tutti i comportamenti alle regole europee per il corretto trattamento dei dati personali. Purtroppo, a parte i colossi sopra citati, la stragrande maggioranza delle sanzioni riguarda le piccole e medie aziende, io stesso in Studio ho ricevuto numerosi Clienti che erano stati attinti da importanti sanzioni.
In tali circostanze ho però potuto constatare che, purtroppo, buona parte degli stessi aveva utilizzato dei modelli preconfezionati andandoli a prendere da formulari o da internet, invece che, una volta per tutte, farsi seguire e modellare su misura il modello privacy secondo quelle che erano le caratteristiche soggettive della propria azienda ed evitando quindi spese decisamente molto maggiori costituite dalle severe sanzioni che il nostro Stato ci regala.
Anche in questo caso è però bene ricordare il vecchio proverbio che: “prevenire è meglio che curare”.
Prof. Avv. Antonello Martinez
Studio Legale Associato
Martinez & Novebaci
Milano – Via Archimede n° 56
www.martinez-novebaci.it
Tratto da “Diritti&Doveri”
24orenews.it Magazine Ottobre 2022
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