Di Miamiboyz (talk) - uploaded to the English language Wikipedia in March 2007, Pubblico dominio-min

La Cassa Forense ha reso noto il rapporto 2022 sull’Avvocatura italiana, redatto in collaborazione con il CENSIS e devo dire con grande piacere che tale rapporto è un vero e proprio gioiello che peraltro offre anche a noi avvocati un quadro chiaro dello stato dell’andamento della professione e ciò soprattutto nell’interesse dei propri Clienti.
Detto rapporto, peraltro, presenta alcuni elementi innovativi rispetto al passato e completa l’indagine con una serie di dati numerici di sicuro interesse, alla luce degli eventi che hanno caratterizzato l’ultimo biennio. La pandemia, la guerra, l’andamento demografico e i redditi professionali nuovamente in calo, in un contesto generale complesso, hanno infatti ridisegnato lo scenario, presente e futuro, degli avvocati.
Il suddetto rapporto aiuta a capire meglio alcune cose e a fotografare l’attuale situazione dell’Avvocatura e il suo sviluppo futuro attraverso un percorso che, muovendo da un’analisi dei dati, consente agli addetti ai lavori di acquisire utili, per non dire indispensabili, strumenti di valutazione. Il fatto che, sui tantissimi aspetti affrontati, siano anche stati fatti dei sondaggi con 30.231 avvocati offre a noi legali uno spaccato esatto di quello che è il pensiero comune della nostra categoria. Non è ovviamente possibile toccare tutti gli argomenti che sono stati oggetto di trattazione anche perché gli aspetti sviluppati sono tantissimi ma con certezza uno degli argomenti più interessanti è costituito dalla specializzazione professionale.

A mio avviso è infatti impensabile che un singolo avvocato possa affrontare tutte le materie, basti infatti pensare che, secondo un recente progetto di ricerca commissionato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, le leggi in Italia sarebbero in tutto tra le 150 e le 170 mila. È facile comprendere che – per quanto un singolo avvocato sia bravo e preparatissimo – non è umanamente possibile che possa districarsi in modo ottimale tra tutte queste leggi e le numerose materie che attengono alla vita quotidiana di persone e imprese. A mio giudizio l’ideale è, infatti, uno studio come il nostro dove sotto uno stesso tetto sono presenti professionisti specializzati in tutte le varie materie e si ha quindi intatto il rapporto fiduciario con un singolo avvocato che però si avvale dei colleghi di studio per coordinare e affrontare qualsivoglia sfaccettatura di qualunque problematica.

Tale mia tesi è però condivisa solamente dal 42,2% degli avvocati intervistati i quali considerano appunto preminente la possibilità di offrire una pluralità di servizi, seppure nell’ambito di realtà organizzative multidisciplinari e specialistiche. La restante parte ancora oggi, ritiene fondamentale lo status di generalista, infatti, soprattutto nei piccoli centri, tendenzialmente l’avvocato ha probabilmente il timore di evidenziare nell’attività di divulgazione della propria attività professionale una sua eventuale specializzazione, temendo di poter perdere la clientela che abitualmente si rivolge al suo studio.

Avv. Antonello Martinez

Prof. Avv. Antonello Martinez
Studio Legale Associato
Martinez & Novebaci
Milano – Via Archimede n° 56
www.martinez-novebaci.it


Tratto da “Diritti&Doveri”

24orenews.it Magazine Dicembre 2022

Layout 1

LEGGI ANCHE:

Articolo precedenteMilano. Teatro alla Scala | Appuntamenti di dicembre 2022
Articolo successivoOrnella Vanoni, passione “senza fine”